e se il tutto non mi bastasse? se quello che mi manca ancora non l'avessero inventato? come si fa ad imparare ad amarsi? a prendersi per quel che si è? non mi basta più niente. è come se la felicità fosse sempre in salita. e poi sta felicità che cosa è? un bel voto sul libretto?un cioccolatino? una giornata al mare?una laurea? un lavoro? un amore?
A volte ancora ti penso. E riesci a farmi male, anche se son passati due anni. Si perchè magari leggo frasi, ascolto canzoni, o mi tornano in mente infinite situazioni di cui potrei riderne solo con te. Ma tu non ci sei. No, non sei morto, ma per me è come se lo fossi Quella persona a cui io volevo bene, non c'è più, forse non c'è mai stata. E forse è questa la cosa che mi fa più male. No, non sei più tu che mi fai piangere, ma quello che io non son stata in grado di capire, vedere, interpretare subito. E adesso ripensandoci mi rendo conto che ho sbagliato, ho sbagliato a dire, fare e pensare certe cose, ma anche a non dire, fare e pensare altre. mi sento stupida, e sai chi ne sconta le conseguenze adesso? tutte le altre persone, che in punta di piedi cercano di entrare nel mio cuore, perchè magari mi vogliono bene sul serio. Si perchè è come se avessi chiuso tutto, della serie " chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori". Son cambiata, mi hai fatto cambiare. Adesso son più cinica, meno sentimentale, meno tutto. Non starei più a correrti dietro, non cercherei di ricucire gli strappi. Anzi taglierei di netto, e finita lì, senza star a pensare, senza cercare risposte alle domande. Adesso son così. Chiudo il libro e ne compro un altro, se il primo non mi piace. Non ci sto più a scendere a patti su quello che sono. Quanto meno scendere a patti con gli altri, perchè con me stessa continuo a farlo. Arrivata a questo punto stai a vedere che devo dirti grazie! Grazie di avermi insegnato a non fidarmi del primo che passa.
Siamo stati sulla luna a mezzogiorno Andata solo andata senza mai un ritorno E abbiamo fatto piani per un nuovo mondo Ci siamo attraversati fino nel profondo Me c’è ancora qualcosa che non so di te Al centro del tuo cuore Che c’è?
Oggi ho bisogno di risposte. Qualcuno sa dirmi cosa è un amico?No, NO..non che io non lo sappia, ma ho bisogno di altri pareri. Ho bisogno di sapere se un amico, intendo quelli veri, può permettersi di parlare alle tue spalle, di prenderti in giro, di rinnegare tutto quanto avete fatto insieme. Se, sempre quel solito amico, può far finta di non vederti per strada, sgattaiolare appena compari all'orizzonte e, se costretto, biascicare un mezzo saluto. Se è un amico vero può un fraintendimento, una svista, una dimenticanza, un tuo momento di crisi, mandare il vostro rapporto a "puttane"? Se è un amico vero perchè deve prenderti per il culo su cose che tu gli hai confidato, sulle tue paure, sulle tue follie? Se tu consideri una persona amica, vuoi bene di quel bene puro, incondizionato e senza doppi fini, puoi dimenticarti che esiste l'oggetto del tuo bene? Puoi far finta che sia stato solo "un gioco" ormai finito?Pensi che il tempo può distruggere il rapporto che avete intrecciato? Ma soprattutto se tu sei mio amico, perchè dovremmo mettere del tempo in mezzo al nostro rapporto? C'è chi pensa che io sia pazza, che io sia cattiva, che io porti rancore a persone con cui non ho mai parlato. In realtà penso di non aver ancora capito come gira 'sto mondo.
"Io invece sono un caso a parte. Ho sempre pensato che le persone fossero più strane, più disoneste, disordinate, vili, nobili, insomma che avessero molti più strati. Che la vita, l'amore fossero cose incredibili. Io sono di volta in volta femminile, forte, fragile, capace, dopo aver litigato fino a restare senza voce, di guardare insieme la luna mano nella mano. Di provare ogni giorno sensazioni diverse, facendo le stesse cose. Di piangere, di far paura. Ma restando sempre me stessa. Ogni volta che esco per incontrare qualcuno che mi piace, non importa chi è, o quante volte è già accaduto, per l'ennesima volta mi faccio bella ed esco. Io non ragiono, seguo l'istinto." B. Yoshimoto
Questo messaggio lo dedichiamo ai folli. A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Potete citarli. Essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perchè riescono a cambiare le cose. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perchè solo coloro che sono abbastastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.
Mahatma Gandhi
il mio algoritmo
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