venerdì 25 gennaio 2008

CRONACA DI UN ESAME ANNUNCIATO

Il bello di fare gli esame all'iniversità di Perugia è che son sempre momenti di grande ilarità.
Per esempio, se ti dicono che hai lo scritto lunedì alle dieci, non puoi pensare che il professore si presenti prima dell'una. Ma a quel punto è già troppo tardi per lo scritto, e che quindi devi tornare il giorno dopo. A che ora?! Supponiamo che ti venga detto alle undici, l'orario reale è a mezzogiorno e mezzo, poi metteteci il tempo delle fotocopie, del caffè e si arriva all'una e mezzo. ovvio poi che fino alle tre del pomeriggio non esci dall'aula. Ok, pensate sia finita qui? No, ci son altri due orali da dare. Il giorno dopo aspetto "solo" un'ora, e quello dopo ancora il prof è arrivato con quaranta minuti di ritardo e ha "umanamente" considerato, come responsabili del ritardo, noi che dovevamo far l'esame.
Un'ora e mezzo di orale e dopo mi ha chiesto il libretto, che chissà quando rivedrò, ma questo significa che l'ho passato. E tutto il resto è storia.

5 commenti:

Smy ha detto...

Perche' immagino il tuo libretto piangere in silenzio per la lontananza in mezzo a tanti altri libretti addormentati? E PERCHE' HO SMESSO DI STUDIARE?

Anonimo ha detto...

siamo tipi tendenti al cazzeggio.come dice mio zio (non so cosa intenda dire): "dare un esame? poi è tutto divertimento".

Smy ha detto...

Credo sia perche' (ed e' questo che mi spinge a studiare in questi giorni) quando hai finito un esame e e' andato bene poi la sensazione di "oh, ho finito e l'ho fatto bene e sono a un passo in meno dalla fine!" e' fantastica. Cioe', in realta' un universitario tipo dovrebbe studiare per l'amore della conoscenza in se'. Ma quello mi spinge ad andare a lezione e a sentir parlare chi ne sa piu' di me, non a impararmi a memoria le parole attribuite arbitrariamente a concetti gia' spiegati a lezione per avere due cifre sul libretto. Per quello devo darmi altre motivazioni.

SerialLicker ha detto...

l'importante è passarlo
quanto ai prof, in tredici anni di università (da allievo, eh?) ho accumulato tanto di quel disgusto, che i politici devono lavorare a fondo per raggiungere la disistima che ho verso i prof... poi, anche questo è vero, ci sono prof che si danno alla politica...

Smy ha detto...

Alle superiori il trio ha avuto un professore di chimica che era ex professore universitario ed ex parlamentare. Bel mix. Pero' ci teneva ad esser corretto. Almeno nel suo mondo, se si considera le volte che dava 8 se avevi le sise de fori. Ma ci teneva cosi' tanto alla sua correttezza che quando gli si scrisse una lettera tutta la classe dove lo si ringraziava per la sua correttezza, appunto, si commosse alle lacrime, si piazzo' in mezzo al corridoio e comincio' a infamare il preside perche' ci voleva dare una punizione immeritata proprio quella mattina ("sto preside che vole che prende troppo e non fa niente!")