mercoledì 16 gennaio 2008

all'ordine del giorno c'è..

Il Papa non è andato a parlare alla Sapienza, per l'inaugurazione dell'anno accademico. Grande scalpore nel mondo politico, tutti che danno contro a quei professori e studenti che, una volta tanto, hanno alzato la loro voce per dire che no, non è giusto, che la Chiesa dica e stradica su quello che affar di chiesa non è. Dovevano lasciar parlare quest'uomo, lasciarlo blaterare su ricercatori che non devono ricercare, su studenti che non devono studiare, su professori che non devono spiegare. No, perchè su certe cose la scienza non deve entrarci, la ricerca si basa su cellule staminali, che però non devono esser usate. E tutto questo il signor Papa voleva dirlo dentro un'università!
Ma meno male che esistono ancora persone che hanno la testa così "libera" da poter esprimere le proprie opinioni!
Loro manifestavano contro queste idee. Il Papa poi ha scelto di non andare, manifestando la sua mancanza di ideali democratici.

13 commenti:

Smy ha detto...

Valeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!! Kyaaaaaaaaah! Ora manca solo che passi a Vodafone.

Smy ha detto...

Poi mi insegni a usare pure questa piattaforma.

SerialLicker ha detto...

c'è un problema
la faccenda in sè ha fatto sì che, da una comparsata in un'università, si sia fatto un caso mondiale, in cui il povero Pastore Tedesco fa la figura del martire e le cui parole hanno avuto il decuplo del risalto rispetto al normale. Sarebbe stato più saggio lasciarlo andare. E non andare all'università, finchè c'era lui

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe finalmente dividere il potere spirituale da quello morale, oltre che temporale. Che poi, potere temporale. Checcacchio, deve essere una guida, un punto di riferimento, non uno che ha potere. Senno' qui si pecca di orgoglio, accidentaccio. Un punto di riferimento, se lo si vuol seguire, bene, senno' mica e' una tragedia. Che poi ognuno abbia il diritto di esprimere le proprie opinioni, su questo non ci piove, pero' prima dovrebbe specificare che sono le opinioni del signor Ratzinger, momentaneamente a "capo" (di nuovo, non mi piace sta cosa) della chiesa cattolica, e non che tutti quelli battezzati quando manco sapevano cosa fosse il battesimo devono aderire fino in fondo pena la dannazione eterna (giaggia').

Rin_ ha detto...

ma poi ha scivolato nel non presentarsi. aveva paura di una contestazione troppo forte? da uno che dice che il processo a galilei era giusto e che harry potter induce al satanismo e al paganesimo....

comunque han fatto bene a protestare, perchè tanto un dibattito con il papa presente non sarebbe possibile (parer mio).

Anonimo ha detto...

ma difatti l'errore, a parer mio, è del Papa..ma ovviamente nessuno va in tv e dice "macchecavolo, lui doveva andare lo stesso, accettare i fischi e poi dire la sua". no, tutti dicono che 75 persone non ce l'han voluto, e accusano l'università intera di mancata democrazia..con quelle frasi fatte di voltaire, per far gli acculturati! è questo che non mi va giù!

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

forse ci riesco..

Rin_ ha detto...

e che commento era??


flac non dirmi che hai censurato el bandido. o ruini. chi non vorrebbe avere un dialogo democratico con ruini.

SerialLicker ha detto...

In verità è una vicenda da manuale, da tesi di scienze della comunicazione. E i consulenti d'immagine e gli esperti di media del Vaticano (credete che non ce li abbiano, come un Bush qualsiasi?) possono battersi una sincera pacca sulla spalla.
I fatti: invitano Benedettosedicesimo alla Sapienza. Un gruppo di prof manda una lettera, sottolineando che invitare un tale che diciotto anni fa scrisse che era giusto processare Galileo, insomma... Un gruppo di studenti si associa rumorosamente e protesta: non ce lo vogliamo. Il caso scoppia, sui giornali, che sottolineano l'interesse del ministero dell'Interno, preoccupato per la sicurezza in caso di eventuale visita. Benedettoeccetera, o meglio i suoi baldi consulenti, rimuginano. Andare? Il papa arriva, la polizia stringe a cordoni di probabili manganellate quelli che protestano, i prof che non ci vanno fanno notizia, così come gli scontri, il papa parla, un po' pastore e un po' invasore in casa d'altri, e a quel che dice ci badano un po' meno. Non andare? Il caso si allarga, perchè un'università finisce per lasciare fuori dalla porta il capo della chiesa, perdipiù a Roma. I giornali italiani ne parlano. Quelli internazionali pure. Pagine, pagine, righe, righe, solidarietà, solidarietà. Meglio non andare.
Succede quello che si aspettavano. Anche un po' meglio. Le trasmissioni di approfondimento televisivo non parlano d'altro. Il vicepapa e viceFallaci Giuliano Ferrara dichiara di vergognarsi di aver studiato alla Sapienza (ma non si è laureato, sottolinea: disgustato ante litteram?). I politici fanno a gara a chi è più amareggiato. La destra attacca il governo. Il centrosinistra quasi anche. I giornali pubblicano il testo integrale (integrale, mica un rapido Bignamino) dell'intervento mai fatto dal papa. Perfino Repubblica, la Nemica della Chiesa, da quando le ha fatto i conti in tasca. Quel consulente d'immagine nato del cardinal Ruini fa di più: domenica tutti a San Pietro all'Angelus per solidarietà al papa. Quanti sono? Duecentomila? Cento volte tanto gli studenti che protestavano attivamente alla Sapienza, compresi ovviamente i pellegrini polacchi e austriaci che volevano solo vedere il papa e San Pietro. Eppure sono loro a far la figura della minoranza oppressa dall'oscurantismo laicista. E nello stesso tempo, della maggioranza che si è stufata di essere silenziosa, come sottolineano da giorni gli sciami di quotidiani, periodici, riviste cattolici e diocesani di cui l'Italia è ricca. Pagine pagine, righe righe, solidarietà solidarietà, peso politico peso politico... Ruini, del resto, è un maestro in annessione delle folle: ai tempi del referendum sulla fecondazione assistita, decise che tutto il 75 per cento degli astenuti era d'accordo con lui. E lo sta ancora facendo pesare nella politica italiana. Non a caso, lo avete notato?, è già aperto il fronte della legge sull'aborto...
Nel 1992, Papa Wojtyla fu invitato alla Sapienza e ci andò. Duecento studenti (più o meno lo stesso numero di ieri l'altro) lo accolsero fischiando. Lui rispose sorridendo: “Ringrazio i giovani per l'accoglienza”. Un pezzo sui giornali e finì lì. Altro uomo, altri obiettivi, altri consulenti d'immagine.
(scusate la lunghezza, ma quando m'infervoro...)

Smy ha detto...

Altro UOMO. Gia'.

Anonimo ha detto...

bè, d'altronde non sono i poveri cattolici la minoranza oppressa in italia?
cmq, quando ho visto clemente mastella alla manifestazione in solidarietà del papa, c'ho riso troppo.. ma che ce stava a fà??????? ah bè, d'altronde anche lui è uno oppresso dalla giustizia italiana che va male.

Smy ha detto...

A me Mastella mi sta qua! Come ha detto oggi il mi babbo, sembra quel bambino che va dagli altri bambini e dice "Io gioco con voi, se mi fate vincere, bene, senno' scompuzzo." Qualsiasi cosa 'scompuzzo' significhi.